Altilia – Saepinum

Museo archeologico di Saepinum-Altilia

Località Altilia – teatro romano
Campobasso (CB)

Orario di apertura:
Estivo:
Mattina:
9:30-15:00
Pomeriggio: 15:30-18:00
Invernale:
Mattina:
8:30-14:00
Pomeriggio:
14:30-17:00
Chiuso il lunedì

altiliaIl Museo archeologico di Sepino, è allestito all’interno di edifici rurali che si sono impiantati, dal ‘700 in poi, sulle strutture del teatro romano, in particolare sull’emiciclo della cavea ripetendo l’originario disegno planimetrico.
La presenza di queste case a semicerchio sul teatro, in modo diverso, ricostruiscono i volumi della summa cavea, creano una suggestione unica e conferiscono una particolarità al monumento, che non si ritrova nei numerosi altri edifici teatrali antichi .
All’interno delle abitazioni sono stati conservati gli elementi caratteristici e funzionali della vita quotidiana degli abitanti, quali il lavandino, il camino, il forno, ma anche le nicchie ricavate nelle murature utilizzate anticamente come ripostigli, nella nuova destinazione sono adibite ad espositori..
Il Museo raccoglie materiali provenienti dal sito della città e dal territorio ad essa pertinente, frutto di interventi di scavi sistematici e di ricognizioni di superficie.
I reperti sono stati ordinati, per quanto possibile, in sequenza cronologica, dall’età più antiche al basso Medioevo. E’ sembrato questo lo strumento più naturale, più semplice e didatticamente utile per orientare correttamente la generalità dei visitatori e per fornire loro una informazione scientifica al contempo facilmente controllabile e ugualmente rapportabile alle proprie conoscenze.


Il percorso museale: Sepino attraverso i secoli

Lavorare la pietra: il Paleolitico

Sono esposti gli strumenti in pietra del Paleolitico rinvenuti nell’intera valle del medio corso del Tammaro, da San Giuliano del Sannio e Cercemaggiore alla montagna di Sepino e al confine settentrionale di Santa Croce del Sannio.

Dal simposio al convivio: la ceramica e il suo utilizzo

Nella casa: la ceramica è utilizzata per conservare le derrate, cuocere i cibi e per la mensa. Nel santuario: piccoli vasi sono usati per contenere le offerte di primizie (ad esempio semi) agli dei.

Fistula aquariaMomenti di vita quotidiana: dalle attività artigianali ai passatempi e ai giochi

Delle strutture delle case private restano le condutture in piombo (fistulae aquariae), le tegole con i bolli che rimandano alle officine di produzione, le serrature e le chiavi delle porte in legno.
Esempi della decorazione degli edifici sono alcune antefisse di età augustea provenienti dal foro e alcuni frammenti di stucco policromo appartenenti ad un edificio nei pressi di Porta Boiano.
Alle attività dei gromatici e dei lapicidi rimanda un compasso in bronzo, alle attività di tessitura i pesi da telaio e alla produzione di raffinati oggetti in vetro per la mensa le bottiglie, le olle e le coppe. Il momento del gioco infine è testimoniato dalle pedine in pasta vitrea e pietra, una palla, un dado, un frammento di flauto, una bambola in osso.

Fibula di bronzoDall’incinerazione all’inumazione: i riti funerari

Particolarmente significativi sono alcuni chiodini appartenenti ai sandali del defunto e chiodi di più grandi dimensioni che segnalano la presenza di una cassa lignea.

Alle sepolture di età medievale individuate nell’area del foro e del teatro appartengono una fibula a croce di bronzo, un morso di cavallo in ferro e un fibula in bronzo a forma di anello con all’estremità una coppia di quadrupedi affrontati ed un’iscrizione menzionante un nome germanico femminileAoderada biva (in deo).

 

da: http://archeologicamolise.beniculturali.it